STIRAMENTO MUSCOLARE: COS’È? SCOPRI SINTOMI E RIMEDI

Le lesioni muscolari sono l’infortunio più comune in ambito sportivo. Negli sport situazionali come calcio e basket e in quelli basati sulla corsa come l’atletica leggera, gli infortuni muscolari agli arti inferiori sono la maggiore causa di assenza dall’attività. Le zone più coinvolte sono gli hamstring (muscoli posteriori della coscia), quadricipite e polpaccio.

Quando si parla di stiramento?

“stiramento” è un termine poco specifico, ma molto usato nel linguaggio comune e all’interno dell’ambiente sportivo, così come “contrattura” e “strappo”.

Sarebbe ottimo evitare il più possibile di utilizzarli in ambito sanitario perché il rischio è che ogni professionista e ogni atleta associ a questo termine la propria interpretazione.

Per fare chiarezza andiamo a prendere le due classificazioni ufficiali utilizzate in ambito medico, e cercando di semplificarle diamo queste definizioni:

(a questi link trovate gli articoli completi  https://bjsm.bmj.com/content/47/6/342 ehttps://bjsm.bmj.com/content/48/18/1347 )

-contrattura: disturbo funzionale del muscolo, non è presente una lesione delle fibre. È una situazione che può avere diverse cause, tra le principali vi è un eccesso di fatica in seguito a repentini aumenti di carico in allenamento o ad uno scarso riposo tra le attività. Il muscolo presenta un aumento di tono e risulta dolente, non ci sono segni di alterazione strutturale alla RM (risonanza magnetica)

-stiramento: lesione strutturale minore. La porzione di muscolo coinvolta comprende al massimo un fascicolo (porzione del muscolo) e la zona maggiormente interessata è la giunzione muscolo-tendinea (dove si uniscono tessuto muscolare e tessuto tendineo). Si verifica in maniera indiretta, senza contatto con oggetti o avversari, in seguito ad una forte contrazione o ad un rapido ed eccessivo allungamento del muscolo. Alla RM si osserva un’area di rottura poco evidente (<1 cm) ed alterazione del segnale minore di 5 cm.

-strappo: lesione strutturale da moderata a completa. I meccanismi lesionali sono i medesimi dello stiramento, ma con intensità e conseguenze maggiori. Alla RM si osservano aree di rottura che possono essere leggermente maggiori di uno stiramento fino a superare i 5cm e il 50% della sezione trasversale nelle lesioni più gravi, o addirittura si può evidenziare la lesione completa.

Ricapitolando: si parla di stiramento in presenza di una lesione parziale del tessuto muscolare, di gravità minore e apprezzabile alla RM o alla ecografia (nei referti è presentata come lesione di grado I).

Quali sono i sintomi?

Quando si sospetta un infortunio di questo tipo si può fare riferimento ad alcuni segni e sintomi abbastanza riconoscibili. 

L’atleta avverte un improvviso dolore acuto, come una puntura di un ago o una coltellata che può essere accompagnato da una sensazione di rottura e rumore di “snap” nel muscolo interessato. 

In fase acuta e a distanza di pochi giorni la zona del dolore è ben identificabile e può essere accentuata da un allungamento forzato. Dopo 24-48 ore l’attivazione muscolare e la contrazione volontaria risultano normali nonostante il dolore.

Per la diagnosi è consigliabile la RM (attraverso la quale si ha un risultato certo), in alternativa una buona valutazione clinica e la ricostruzione del meccanismo di infortunio possono essere sufficienti.

Le cause?

Come per ogni infortunio le cause sono molteplici e sono intuibili se si pensa ai meccanismi di lesione più comuni. Un muscolo poco forte e non sufficientemente elastico da soddisfare le richieste di movimento dello specifico sport è con più probabilità soggetto a lesioni.

Inoltre l’affaticamento contribuisce ad aumentare il rischio di infortunio, per una minore capacità delle fibre muscolari di contrarsi in maniera efficacie. Per questo una carenza di forza massimale e di resistenza muscolare sono sempre da prendere in considerazione, insieme al piano di allenamenti e alla gestione del recupero che potrebbero essere mal strutturati.

Altri cause non modificabili come età e una storia di infortuni precedenti rientrano tra i fattori di rischio.

Come recuperare?

Lo stiramento ha dei tempi di recupero che variano a seconda del muscolo colpito e della richiesta funzionale che questo deve soddisfare. Anche livello dell’atleta, tipo e intensità dello sport praticato possono modificare le tempistiche.

Per un pieno recupero è fondamentale una riabilitazione attiva che promuova l’avvicinamento graduale ai gesti richiesti dallo sport a partire dai giorni subito successivi alla lesione. Il muscolo va stimolato in tutte le sue possibilità (allungamento, forza massima, forza esplosiva, gesti specifici) nel rispetto del dolore e seguendo una progressione di intensità. 

È fondamentale superare completamente la vecchia regola “aspetta tot giorni e puoi tornare ad allenarti”. Questa procedura è ancora troppo utilizzata in ambito sportivo e riabilitativo nonostante la marea di ricadute e l’allungamento dei tempi di recupero a causa della perdita di condizione fisica e della poca fiducia nel riprendere il movimento dopo un periodo di stop.

Le linee guida indicano dei tempi di ritorno all’attività di circa 15 giorni, come detto in precedenza sono numeri da prendere con le pinze perché ogni atleta dovrebbe rispettare i propri.

Video sulla Riabilitazione

Le 4 parti del video sono sulla riabilitazione di una lesione muscolare al polpaccio sinistro.

È la fase funzionale dove il dolore è diminuito e dobbiamo lavorare per recuperare a pieno la forza e la confidenza con i movimenti.

Parte 1: esercizio selettivo per stimolare il muscolo lesionato in tutto l’arco di movimento (Calf Monopodalico su Step).

Parte 2: utilizzo di sovraccarico sugli arti inferiori con un esercizio globale (Back Squat).

Parte 3: movimento esplosivo con partenza da fermo (Seated Jump Squat).

Parte 4: stimolazione ripetuta della componente muscolare e tendinea e ricerca di resistenza muscolare (Salto con la Corda).

Recensione con Testimonianza di Camillo

” Ciao, sono Camillo Ghigliotti e sono un personal trainer!

Ho conosciuto il Medical Training nel settembre 2020 in seguito ad uno strappo al polpaccio sinistro.

Grazie a loro ho recuperato in tempi brevi andando a lavorare con i sovraccarichi in modo graduale.

Sono soddisfatto e tranquillo, il polpaccio ha recuperato alla grande e lo percepisco più forte di prima! Ringrazio per la loro professionalità e simpatia che li contraddistingue!! “

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