Nei precedenti articoli abbiamo già visto come allenare la forza (sia massima che esplosiva) sia fondamentale per migliorare la performance di un atleta.
Ma l’allenamento della forza non si limita ad avere benefici solo dal punto di vista prestativo.
Infatti è anche un tassello fondamentale per renderti un atleta longevo e in salute (ovviamente insieme ad una corretta gestione dei carichi esterni ed interni).
Vuoi essere quell’atleta che davvero può fare la differenza nel suo team?
Allora oltre a raggiungere il tuo massimo potenziale dovrai anche cercare di saltare meno match/gare possibile.
In parole povere: meno possibilità ci sono che ti fai male, meglio è.
Questa è la piramide della prevenzione infortuni.
Come vedete al primo posto c’è la gestione dei carichi (anche se personalmente al primo posto avremmo inserito lo stile di vita), mentre al secondo…… Proprio lui, L’allenamento della forza.
Infatti, nonostante alcuni miti che circolano ancora insistentemente a riguardo, da anni le evidenze scientifiche ci urlano che più le tue strutture sono forti, resistenti, resilienti e pronte ai movimenti che dovranno affrontare, minori sono le possibilità che si lesioneranno e che tu ti faccia male.
N.B: è molto importante sottolineare come non esista il 100% di possibilità di non farsi male, in quanto ci sono davvero troppe variabili in gioco (tra cui la sorte). Diciamo che però abbiamo a disposizione diverse armi per far sì che la probabilità di infortunio si abbassi drasticamente, sarebbe sciocco non utilizzarle al meglio.
Veniamo ora al sodo, perché allenare la forza è importante nella prevenzione infortuni:
– L’allenamento contro resistenze aumenta la capacità di carico delle nostre strutture, che in parole povere significa che potranno sopportare più carico prima di “saturarsi” e rischiare l’infortunio.
– Allenare la forza comporta una maggior coordinazione inter e intra-muscolare, che a sua volta comporta un movimento meno dispendioso in termini energetici. Questo significa che il nostro atleta sarà meno stanco e più lucido, e si sa che molti infortuni (soprattutto quelli muscolari) avvengono proprio nelle fasi di maggiore stanchezza.
– Quando si parla di allenamento contro resistenze la prima cosa a cui pensiamo sono i muscoli, ma in realtà è molto limitante. Non vanno infatti dimenticati i tendini, legamenti, cartilagini e tutte le altre strutture del nostro corpo che possono andare incontro a fastidi quando sottoposti a diversi stressor. Un allenamento ben pianificato e strutturato farà sì che queste strutture diventino più resistenti e resilienti.
Dobbiamo fare un’ultima aggiunta molto importante: nulla è più “preventivo” di allenare il movimento che poi dovremo ripetere in gara.
Mi spiego meglio: se nel mio sport sono previsti movimenti come cambi di direzione, salti etc. allora dovrò preparare le mie strutture a quei movimenti, oltre ad allenare la forza.
Come? Beh, ovviamente praticandoli in allenamento.